12-13 giugno: 4 Sì per la democrazia

Il nostro circolo da sempre è in prima fila per contrastare la privatizzazione dell’acqua, il ritorno al nucleare e riaffermare l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. In molti casi il nostro impegno è stato sotterraneo, nel senso che abbiamo accolto l’invito dei comitati a partecipare con le nostre facce, senza le nostre bandiere e i nostri simboli. Lo abbiamo fatto però con convinzione, perché riteniamo che queste battaglie siano ben più importanti di un semplice tornaconto politico. Domenica e lunedì non si voterà infatti solo per l’acqua pubblica, o contro il nucleare, o contro il legittimo impedimento. Ma andremo a votare 4 sì per riaffermare che la democrazia è alla base del nostro Stato repubblicano e che nessun Governo potrà mai passare sopra alle decisioni dei cittadini.

Iniziativa per l’Acqua Pubblica

Riparte la campagna per l’Acqua Pubblica a Pomezia.

Allo scopo, le associazioni già attive nel “Forum Pomezia Acqua Pubblica” hanno dato vita al “Comitato Pometino 2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. Il nostro Partito – senza simboli, così come voluto dal Forum – già attivo durante la campagna di raccolta firme ha immediatamente aderito al Comitato.

Per questo sabato pomeriggio all’incontro pubblico organizzato presso la libreria Odradek ci saremo anche noi.

La battaglia per l’acqua pubblica è una delle ragioni d’essere del PRC/Federazione della Sinistra e per questo l’impegno dei nostri iscritti e militanti sarà massimo affinché si raggiunga il quorum e i SI all’acqua bene comune prevalgano.

Un impegno per l’acqua pubblica

Da circa cinque anni in Italia si è costituito il Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, una realtà fatta di decine di associazioni e comitati della società civile, impegnate contro la privatizzazione dell’acqua, un bene comune fondamentale per la vita stessa degli esseri viventi e perciò, da garantire a tutte e tutti.

Per ribadire questi concetti il Forum, nel 2007, ha raccolto oltre 400mila firme su una legge di iniziativa popolare che, ancora oggi, langue nei polverosi cassetti del Parlamento; successivamente, nella scorsa primavera, ha raccolto 1 milione e 400 mila firme su tre referendum che puntano dritti alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato.

Dopo tutti i passaggi burocratici legati ai referendum, la Corte Costituzionale ne ha autorizzati due (a cui si aggiungono quello contro il ritorno al nucleare nel nostro Paese e quello contro il legittimo impedimento).

Continua a leggere

Sì della Consulta, adesso la parola ai cittadini

La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l’acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.

Continua a leggere

La Corte di Cassazione dichiara legittimi i quesiti referendari

Un’ottima notizia sul fronte referendum per l’acqua pubblica.

Pochi istanti fa presso la sede del Comitato Promotore referendario è stata notificata l’ordinanza della Corte Suprema di Cassazione (scaricabile al seguente link www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/materiali/Ordinanza_Cassazione_7_dicembre_2010.pdf) con cui si dichiarano legittimi i tre quesiti referendari.

Continua a leggere

Per l’acqua pubblica

Il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra e la Federazione dei Verdi di Pomezia per l’acqua pubblica

Il 24 aprile è partito in tutta Italia la campagna referendaria “l’acqua non si vende”. L’intento dichiarato è quello di ripublicizzare il Servizio Idrico Integrato contro l’impostazione privatizzatrice data tanto dai Governi di centro-destra quanto, purtroppo, di centro-sinistra.

Già il precedente Governo Prodi aveva provato ad accelerare sulla strada delle privatizzazioni con il ddl Lanzillotta che, tra i vari settori da liberalizzare, prevedeva anche l’acqua. Grazie anche alle pressioni di Rifondazione Comunista e dei Verdi, e alla battaglia Parlamentare condotta il Servizio Idrico fu escluso da quel provvedimento. La prematura caduta del Governo di centro-sinistra ha dato il via libera a Berlusconi che, in tre anni di Governo, ha emanato due provvedimenti chiarendo una volta per tutto che anche l’acqua deve essere considerata una merce.

Continua a leggere

25 aprile. Festa della Liberazione. Dal fascismo e dal profitto delle multinazionali dell’acqua.

  • Firma la petizione contro la proposta di legge Tarzia

  • Iscriviti

  • Sostieni i referendum per l’Acqua Pubblica

  • Contro la follia nucleare

  • Meta